Continuano le iniziative dedicate al padre della commedia napoletana moderna

Sono numerose le associazioni (Ridere è un’Arte: Buonumore e Benessere con Eduardo Scarpetta), gli enti e i singoli artisti che quest’anno, in occasione del centenario della morte di Eduardo Scarpetta, si sono prodigati in progetti volti a celebrare il mitico attore, commediografo e innovatore della risata.

Degna di nota è sicuramente la mostra “Scarpetta 100”, allestita presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III all’interno del Palazzo Reale di Napoli e visitabile a partire dal 30 giugno di quest’anno. Ci avviciniamo alla chiusura dell’evento, fissata al 1 dicembre, e proviamo qui ad approfondire i motivi che rendono quest’esposizione temporanea irripetibile e meritevole di una visita.

Realizzata grazie al sostegno della Regione Campania, della Fondazione Campania dei Festival, della Biblioteca Nazionale e dell’Istituto del Dramma Napoletano, la mostra consiste di una singola sala espositiva, stipata con una densità sorprendente di opere e materiali mai presentati prima d’ora al pubblico e frutto di un meticoloso lavoro di ricerca presso la Sezione Lucchesi Palli della Biblioteca, l’Archivio Scarpetta, la Certosa di San Martino e altre collezioni a cura di Mariano d’Amora, Silvia Scipioni e Giovanni Bova.

Esposti all’ammirazione del pubblico nelle teche, sono in primis numerosissime locandine d’epoca degli spettacoli (oggi conservate presso la Lucchesi Palli) complete di cast e listino prezzi, che ricostruiscono una panoramica scarpettiana completa dal 1870, con “Pulcinella creduto moglie di un finto marito”, al 1923, con “Nu disastro ferroviario scritto con Rovito”. Di estremo rilievo le prime edizioni di sceneggiature e copioni manoscritti inediti rinvenuti da Mariano d’Amora nell’archivio privato di Scarpetta: si è dinanzi a stesure originali corredate di firma, date, lista interpreti, correzioni al testo e note di regia che l’Autore era solito appuntare. A questi s’aggiungono le cronache teatrali, le lettere, le raccolte poetiche: “Lo poeta napulitano” del 1872 e “Poesie di D. Felice Sciosciammocca” del 1874, nonché i diari privati dell’Autore, da quelli domestici, nei quali Scarpetta annotava le piccole spese quotidiane, alle infinite riflessioni e annotazioni di teoria teatrale e pratica di scena.

Non mancano ritratti, fotografie dalla più formale al più irriverente attimo di scena, arredi e oggetti personali di pregio dagli archivi personali di Scarpetta. A completare il tutto l’integrazione multimediale, con un totem che proietta continuativamente una libreria digitalizzata e ad alta risoluzione di locandine e sceneggiature.

La mostra sarà disponibile al pubblico fino al 1° dicembre 2025, nei giorni lunedì, martedì e venerdì dalle 9:30 alle 17:30, gratuitamente e con un percorso espositivo della durata di 15 minuti circa. Segnaliamo che all’ingresso della Biblioteca Nazionale, in virtù delle nuove disposizioni di sicurezza, l’eventuale bagaglio a mano sarà passato al metal detector e trattenuto all’ingresso, assieme ad un documento d’identità, fino all’uscita. Viene inoltre fornita una tessera magnetica d’accesso e un armadietto con combinazione dove riporre gli effetti personali.

Tra la mostra fotografica “Palazzo Reale: danni di guerra e restauri”, il Museo Caruso, “Totò e la sua Napoli” e la recentemente restaurata e riaperta Galleria delle Carrozze, il Palazzo Reale non manca di attrattive per il visitatore, ma per chiunque fosse appassionato di commedia o anche solo interessato al teatro, napoletano e non, e si trovasse a visitare la reggia nei prossimi giorni, vale assolutamente la pena soffermarsi un quarto d’ora alla mostra “Scarpetta 100” durante il proprio tour.

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